Prenditi cura del tuo gioiello in argento

L’argento e l’ossidazione: cosa fare?

L’argento è un metallo bianco, lucido e tenero. Si usa nella monetazione, in fotografia e il suo uso maggiore è, naturalmente, in gioielleria. Ne esistono tante altre applicazioni, grazie alla sua enorme conduttività e lucentezza.

Questo metallo dà anche il nome a una nazione, l’Argentina, e al suo principale fiume, il Río de la Plata – dal suo nome spagnolo, plata.

L’argento è, tra i metalli preziosi, quello che costa meno perché si trova più facilmente, permettendo costi minori di estrazione.

In natura si trova puro e anche legato ad altri elementi come: zolfo, cloro, arsenico. L’argento commerciale è venduto per la lavorazione in grani di argento 99,9%, puro.

Il titolo dell’argento per monili di gioielleria è 925.
Per titolo si intende la percentuale minima di metallo puro all’interno dell’oggetto: 925 parti di argento puro e 75 di altri metalli (tra cui il rame), in inglese Sterling Silver. Esiste anche titolo 800, 825 (usato molto poco in Italia). Il metallo si lega per conferire una migliore lavorazione dello stesso a causa della sua duttilità.

La sua particolare tenerezza lo rende sensibile a varie ossidazioni aumentando enormemente il suo utilizzo in varie industrie.

Ma cosa fa ossidare l’argento che indossiamo?

Le temperature e l’aria salmastra tendono a opacizzare la superficie, il nostro sudore può scurirlo e la causa di un PH che alle volte può risultare acido.

I gioielli prodotti qualche anno fa erano suscettibili anche a profumo, al deodorante e al sole (a causa della sua ottima conduzione). Questo perché le leghe utilizzate non aiutavano la stabilizzazione. Alcuni piccoli accorgimenti per non rovinare i gioielli in argento sono sicuramente quelli di indossarli per ultimi, dopo essere entrati in contatto con make up e altri prodotti chimici, e di non metterli a diretto contatto con altri gioielli, in quanto facilmente scalfibili (anche se a volte è anche quello che rende più bello il nostro gioiello, l’effetto vissuto).

Inoltre è sempre meglio conservarli in un luogo coperto e asciutto, un portagioie è perfetto. La cosa bella dell’argento però è che, se indossato regolarmente, richiede meno cure del solito… dunque non essere timorosa/o e porta sempre con te il tuo gioiello preferito!

Ma quali sono gli agenti chimici dai quali dobbiamo assolutamente tenere lontano i nostri oggetti?

  • zolfo (acque termali);
  • cloro (piscina – attenzione anche alle piscine riscaldate che accentuano l’effetto del cloro);
  • candeggina (e tutti i detersivi che contengono ipoclorito di sodio);
  • ozono (sempre contenuto all’interno di detersivi come anche l’acido solfidrico).

Come rimediare all’ossidazione dell’argento

Le soluzioni possibili per lucidare l’argento sono innumerevoli. Esistono molti prodotti in commercio per questo scopo, utili soprattutto quando gli oggetti sono molto ossidati, ma è possibile affidarsi anche ai cosiddetti rimedi della nonna.

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Alluminio e sale grosso. È adatto per pulire gli oggetti di piccole dimensioni e più difficili da lucidare. Per cominciare rivestire un contenitore di vetro con un foglio di alluminio e porre al suo interno una manciata di sale grosso. Dopo ciò, inserire gli oggetti che si intende pulire e versare l’acqua bollente in modo da avvolgere completamente i preziosi d’argento. Aspettare un’ora e rimuovere gli oggetti dal contenitore per asciugarli.

Limone e bicarbonato. Spremere il limone e versare il succo direttamente sull’oggetto da pulire, aggiungere un paio di cucchiai di bicarbonato e strofinare tutto con una pezza di cotone. Lo strofinaccio si sporcherà di nero o verde scuro (rame) e ciò vorrà dire che l’ossidazione sta scomparendo. Una volta eliminato lo sporco sciacquare tutto e asciugare con una pezza pulita.

Aceto e patate. Il rimedio sicuramente più strano e improbabile è quello di immergere per qualche minuto gli oggetti d’argento in un liquido composto dall’acqua di patate bollite e da un cucchiaio di aceto. Dopo aver estratto i preziosi asciugarli con un panno morbido e lavarli con acqua bollente e sapone neutro.

Seguendo questi rimedi casalinghi gli oggetti d’argento ritroveranno la lucentezza e preziosità che avevano i origine.

Ma attenzione, ci sono degli accorgimenti non poco importanti: se il vostro oggetto ha un effetto brunito (oltre all’ossido in eccesso) dopo questi rimedi lo perderà. In quel caso, per evitare di rovinarlo, vi consigliamo di portarlo dal vostro artigiano di fiducia per farlo lucidare a mano.

Inoltre, se il vostro oggetto ha delle pietre incassate evitate le temperature troppo alte.

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